Benvenuti nella mia cucina!
Il mio nome è Rina, sono nata nel 1973 sotto il segno del Leone. Felicemente sposata, mamma di due meravigliose creature, Federica e Daniele. La nostra famiglia si è allargata da quattro anni a questa parte, con l’arrivo di un piccolo Bassotto nano di nome Tiramisù.
Abito in un piccolo paese della provincia di Reggio Emilia; orgogliosissima di vivere nella terra delle grandi tradizioni gastronomiche, che vanta una varietà ed una qualità di prodotti apprezzati in tutto il mondo come il Parmigiano Reggiano “Re” indiscusso dei formaggi, il Culatello di Zibello, il salame di Felino, ecc.
La casa e’ il mio angolo di paradiso privato, in cui rientro con entusiasmo dopo il lavoro o un viaggio, dove ritrovo me stessa. La cucina e’ il cuore pulsante della mia casa, la stanza più vissuta, nella quale ogni oggetto che la arreda, ogni stoviglia che la colora parla di me.
L’emozione, che nasce e cresce ogni volta che mi appresto a cucinare e a ricevere, mi rende felice e serena.
La mia cucina e’ sempre attiva ed in continua evoluzione, sempre pronta a sperimentare ricette nuove. Non sono una chef, sono un’autodidatta, curiosa, passionale e ossessionata dal cibo. È riduttivo dire che mi piace cucinare: per me il cibo non è solo nutrimento né pura necessità fisiologica, ma é convivialitá e memoria.
Trovarsi a cena o a pranzo diventa per me un momento di aggregazione per creare un legame più profondo, il piacere di condividere emozioni, sentimenti e atmosfere.
Il cibo e’ memoria, i profumi e i sapori mi riportano al passato, ai profumi della mia infanzia al caldo piacere dei pranzi in famiglia fatti di chiacchiere, di storie raccontate, quando assaporavamo insieme al cibo, le nostre amicizie e i nostri amori, condividendo gioie e pensieri.
Oltre ad apprezzare la cucina e tutto ciò che le concerne, ho una grande passione per l’interior design, questo mi porta a ricercare il bello in tutto ciò che mi circonda.
Non lascio nulla al caso, curo ogni dettaglio quasi in modo maniacale,
COOKINMYHOUSE e’ una cucina aperta a tutti ! Nasce dal desiderio di condividere i frutti delle mie avventure ai fornelli.
Di facile preparazione, ma di grande effetto finale, una cucina utile per chi ha poco tempo e per tutti coloro che vogliono stupire gli ospiti. Una cucina con tante idee di presentazione con ricette veloci da preparare in pochi minuti, un contenitore dove raccolgo ricette, appunti utili sulla mise en place , consigli per ricevere in modo informale, storia e curiosità delle materie prime.
Le Origini della Mia Passione
Il primo approccio alla cucina lo ebbi in tenera età, così mi racconta sempre la mia mamma.
Ero l’ombra costante di mia nonna, Lina questo era il suo nome. Una donna piccola e minuta, con una lunga treccia raccolta in uno chignon, di una dolcezza disarmante, sempre intenta a prepararci deliziosi manicaretti che solo lei sapeva rendere così appetibili con quei profumi che erano capaci di rapire i sensi; non ricordo una sola volta di averla vista arrabbiata, aveva una parola gentile per tutti, sempre ben disposta ad aiutare gli altri.
La brava cuoca che era mia nonna, era colei che, con gli ingredienti che aveva in casa, facendo molta attenzione alla spesa e riciclando, quando era possibile anche qualcosa del giorno prima, riusciva sempre a mettere a tavola la nostra famiglia e gli amici, rendendo contenti tutti.
L’idea che avevo del luogo della cucina era di uno scrigno che conteneva tante meraviglie, ero attirata dal tintinnio dei mestoli, dalla caffettiera che gorgogliava sommessamente emettendo quell ‘ aroma intenso di caffè che avvolgeva tutte le stanze di casa, quasi a dire “Ben arrivato giorno nuovo! “, dallo scoppiettio delle castagne e dal profumo delle patate messe a cuocere sulle braci !
Attaccata alla sua gonna, come una cozza allo scoglio, non esitavo a sbirciare in punta di piedi, perché troppo piccola per riuscire ad arrivare al piano di lavoro, curiosa di scoprire cosa le sue mani laboriose stavano preparando. Ma lei, che ormai conosceva le mie intenzioni mi procurava, lì per li’ la seggiolina di legno che mi permetteva di avere una visuale completa e l’irrinunciabile grembiule, che non doveva mai mancare, come il capello raccolto perché in cucina era fondamentale l’igiene e l’ordine. Ed io mi illuminavo d’immenso ! Per me era come arrivare ad appropriarmi del barattolo delle caramelle posizionato sull’ultima mensola della cucina. Potevo così sfamare la mia curiosità ! E’ proprio grazie a lei che ho ereditato la passione per la cucina, per le cose buone, genuine, fatte con amore, invitandomi ad imparare ad essere curiosa, perché come sosteneva lei ” ogni esperienza e conoscenza può tornare utile nella vita “.
Ho appreso da lei il rispetto dei ritmi delle stagioni e di conseguenza a usufruire dei suoi frutti, a vedere in avanti, come si faceva nel mese di agosto, preparando in anticipo i barattoli di pomodoro per procurarci così le scorte per la stagione invernale. Ho ancora davanti agli occhi quel pomodoro maturo che minuziosamente selezionava e raccoglieva per poter essere cotto nei grossi pentoloni di rame e il cesto di vimini con il panno di lino dove venivano adagiate ad asciugare le foglie di basilico.
Tutto questo avveniva rigorosamente all’alba per poter lavorare con il fresco. Ogni membro della famiglia uomo o donna, adulto o bambino era chiamato a contribuire, perché l’inverno sarebbe stato lungo e tante erano le provviste da preparare per accontentare le esigenze di tutta la famiglia.
Ricordo l’eccitazione mia e delle mie sorelle nello svegliarci quando ancora era buio, quando tutto taceva, nella soddisfazione di sapere che alcuni di quei numerosi barattoli sarebbero stati riempiti proprio dalle nostre mani.
Per non parlare del senso del bello che mi ha trasmesso, perché nulla doveva essere lasciato al caso, tutto doveva essere perfetto, dalla biancheria della casa riposta in un ordine quasi maniacale, ben stirata e profumata negli armadi, ai bicchieri scintillanti in mostra nelle vetrine ed allineati perfettamente come soldatini, al centrotavola che doveva contenere sempre qualche leccornia da poter offrire ad un ospite inaspettato, ai cassetti delle credenze che contenevano tovaglie di lino ricamate a punto a croce, immacolate e inamidate.
E così sono cresciuta con il culto della buona tavola, perché ritrovarsi insieme a tavola faceva si’ che la famiglia fosse più unita e questa e’ un’abitudine che ad oggi ho mantenuto e cerco di trasmettere ai miei figli.
Come non ricordare la cadenza dei cibi, una specie di scadenza settimanale per ogni giorno, c’era il giorno del baccalà o il giorno della trippa o il giorno del fegato .
Sono passati tanti anni, siamo cambiati socialmente, economicamente e strutturalmente, con nuovi stili di vita che si sono affermati, ma i valori trasmessimi da mia nonna e da mia madre non sono stati intaccati !
Questo blog vuole essere il mio omaggio alla mia adorata nonna che ha dedicato con devozione e amore, senza risparmiarsi un’intera vita alla famiglia : a lei devo l’amore per la cucina che va oltre la passione, e’ qualcosa di viscerale ed il senso estetico trasmessomi. Persevero nella mia ricerca personale del bello in tutto ciò che mi circonda nella biancheria per la casa, in un dipinto, in una vecchia teiera acquistata al mercatino dell’antiquariato e portata a nuova vita, nei balocchi inusuali di Natale, nel vasellame e perfino nel cibo, ebbene si’ perché se la bellezza è l’insieme delle qualità percepite tramite i cinque sensi in grado di suscitare sensazioni piacevoli, il cibo è una di queste. Un buon piatto deve soddisfare tutti i sensi e non uno solo. Non si prova di certo gusto a mangiare quando si ha il raffreddore, a chi piace mangiare senza vedere cosa si mette in bocca, l’occhio vuole la sua parte e la consistenza e la temperatura sono elementi fondamentali per la gradevolezza di un piatto . Chi mangerebbe volentieri della pasta scotta o fredda ?
Considero la preparazione e il consumo del cibo un’esperienza sensuale,sottile,raffinata,artistica,affascinante,voluttuosa e intrigante che,in vario modo, coinvolge tutti i cinque sensi : vista, olfatto, gusto, tatto e udito. Io da parte mia non ho frequentato nessun tipo di scuola ufficiale di cucina, non ho la pretesa di essere uno chef, sono solo un’ autodidatta,che ha questa grande passione per la cucina e per tutto quello che la circonda.
La mia biblioteca trabocca di libri riguardanti la preparazione e la conservazione del cibo, ci sono i classici, scritti da famosi gastronomi, in raffinate edizioni illustrate, libri scritti da cuochi professionisti che hanno diretto ristoranti da quattro o cinque stelle, nelle principali città del mondo, libri che raccontano la storia della tavola, le origini delle materie prime, manuali di pasticceria e ricettari di grande valore affettivo donatemi dalla mia mamma. Ma qualsiasi sia il libro, trovo che valga la pena possederlo,leggerlo e sperimentarlo.
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